Una carrellata di ricordi lasciati da voi, un vero e proprio diario da sfogliare per emozionarsi e rivivere la magia di Amatrice com’era prima del tragico sisma. Tante vite che si intrecciano sullo sfondo di questa meravigliosa città, un solo filo conduttore: la speranza di rivederla com’era una volta, l’augurio della ricostruzione.
Serenella
….se avessi saputo che non ti avrei più rivista quell’estate sarei venuta da te! Non potrò mai scordare le passeggiate nel corso…la colazione da Patrizia…il giornale da riflessi..la spesa al Conad e poi via il ritorno al mio paese Collemoresco…e la sera sempre da te tornavamo! Spero che non sia solo un ricordo, mi manchi..mi mancano le nostre montagne, i nostri compaesani ❤❤ ti amo!
Rossella
Sono nata a Roma, ma mio marito è di Amatrice, mio padre era nato a Pinaco-Arafranca , ho ancora una casa forse rimarrà in piedi, non lo so il dolore è grande chiuso nel mio cuore per non aver potuto fare nulla, ma chi può fermare il terremoto? Mi faccio forza e spero in Dio che mi aiuti a andare avanti cercando di pensare che ci sarà ancora un futuro . Lo dobbiamo pensare per tutte le persone per tutti i bimbi che non ci sono più…… per loro!
Miriam
Il brano è nato a seguito del terremoto di Amatrice ed è stato interpretato da dieci artisti che per l’occasione si sono uniti per lanciare un messaggio contro l’indifferenza….perché Uniti si può!
Simone
Scavalcata Torrita, qualche altro metro di asfalto e si passa accanto al suggestivo paesaggio del lago Scandarello e le ridenti casette di Conca…un lago così maestoso ma anche tanto silenzioso, imprigionato dalla gigantesca diga. Proseguendo per la strada, tra i fitti boschi, si comincia a scorgere la maestosa Amatrice…Il primo a darti il benvenuto è il Grifoni, l’ospedale…e finalmente le case …
Avanzi per il corso, un viale lungo e dritto che taglia a metà la cittadina, pieno di piccoli negozi, bar e ristoranti…curati con buon gusto e profumati di duro lavoro, tipico della gente di Amatrice. Ed è lì poco dopo le logge che sono solito prendere il mio aperitivo… Presso la taverna Baccari, del mio Amico Luca. Tutto questo non prima di essere passato a salutare Maura al tabacchi, se no chi se la sente.
Si fa sera…e la scelta è dura…dove mi fermo a mangiare? Da Tony?… Al Tritone?? Ah no ha cambiato gestione…Alessio ora sarà sicuramente al lago Scandarello con la canna da pesca in mano…
Potrei fermarmi al Matrù da Daniele…
Ma squilla il telefono è mio cugino Angelo…ha saputo che sono in paese…
Corro giù in fretta via verso Sommati…Il ristorante la Fattoria mi aspetta con zia Luciana in cucina e zio Nando in sala che fa lo scherzo del caffè al forestiero di turno…Mentre Linda e Romina rincorrono i bimbi per la sala…
Finita la cena si riparte! Tutti da Baccari per un cocktail, forse due…
Ed eccolo lì…Il piccolo Pietro… L’angioletto biondo che rincorro tra i tavoli…cercando di fargli capire che è meglioo la Roma della Lazio…Ma non ce so riuscito a fatte cambià idea Piccole’…manchi…manca tutta questa meraviglia…
Francesca
Vi allego una foto scattata in un luogo per noi molto caro e abitualmente frequentato per la bellezza del paesaggio. In questa foto sono con Cesare il mio golden sulla collina del cimitero di San Benedetto e Colli e di fronte lo spettacolo delle mie montagne.
La foto è di Jolly Caparino.
Angela
Un caro saluto…
Giovanni
Qualche giorno prima